Viviamo in un mondo saturo di informazioni, spesso complesse, piene di acronimi e tecnicismi. Ma cosa succede quando la tua brillante idea o il tuo importante messaggio si scontrano con un muro di incomprensione? Il talk di Elena Pancera sulla comunicazione accessibile ci ricorda che la vera professionalità non risiede nella capacità di usare un gergo complesso, ma nel potere di rendere l’informazione accessibile a tutti.
Questo non è solo un atto di cortesia; è un imperativo professionale ed etico che trasforma il modo in cui lavoriamo e ci connettiamo.
1. Inclusività: Rispettare i “Cervelli Diversi”
L’accessibilità inizia con il profondo rispetto per chi ci ascolta o ci legge. Come sottolineato nel talk, dobbiamo abbandonare l’idea di un pubblico monolitico per riconoscere la ricchezza e la varietà dei nostri interlocutori ([00:14:15]
).
La popolazione è composta da una vasta gamma di “cervelli diversi,” comprese persone con disabilità, non madrelingua, e individui neurodivergenti (come chi ha ADHD o è nello spettro autistico). Ignorare queste diversità significa erigere barriere involontarie, che precludono l’accesso a informazioni vitali.
La comunicazione chiara è, in primis, un segno di rispetto ([00:07:07]
). È l’impegno a fare il possibile affinché il nostro interlocutore non debba compiere uno sforzo aggiuntivo, spesso inutile, per comprendere il nostro messaggio ([00:26:24]
).
2. La Semplificazione come Arte, Non come Banalizzazione
Qualcuno potrebbe pensare che semplificare un testo sminuisca il valore del contenuto. La speaker, con un dottorato in storia della lingua, smonta questo mito. Il suo percorso dimostra come la capacità di “scrivere in modo semplice delle cose difficili” sia una vera e propria competenza di alto livello, fondamentale nel mondo del marketing B2B e oltre ([00:09:55]
).
Non si tratta di togliere sostanza, ma di togliere l’attrito ([00:52:40]
). Quando un messaggio è chiaro, la sua forza è immediata. Non devi leggere due volte un paragrafo per capirne il senso, e questo salva tempo e previene l’errore o la frustrazione.
3. Le Regole d’Oro per un Impegno Immediato
Il bello della comunicazione accessibile è che puoi iniziare ad applicarne i principi immediatamente. Adottare il Plain Language non è complicato, ma richiede disciplina.
Per rendere i tuoi testi più potenti ed efficaci, concentrati su questi elementi chiave ([00:40:40]
):
- Ordine Logico: Usa l’ordine classico della frase (Soggetto-Verbo-Predicato).
- Brevità: Cerca di mantenere le frasi entro le 25 parole. Qualsiasi frase più lunga può (e dovrebbe) essere divisa.
- Verbi al Posto dei Nomi: Preferisci i verbi all’attivo (es. “pagare” invece di “effettuare il pagamento”) per dare dinamismo e chiarezza.
- Addio al Gergo: Evita sigle, parole straniere superflue e tecnicismi. Se devi usarli, scioglili o spiegane il significato.
Inoltre, ricorda di strutturare sempre il tuo messaggio partendo dalle informazioni più importanti per il lettore, non per chi scrive ([00:48:58]
).
La Rivoluzione della Chiarezza
La comunicazione accessibile è il futuro. È la skill che ti permette di superare le barriere invisibili della lingua e del contesto. Quando comunichi in modo chiaro e inclusivo, non stai solo rendendo la vita più facile agli altri, ma stai potenziando la tua efficacia professionale.
La chiarezza è la tua strategia vincente: è ciò che garantisce che il tuo messaggio non sia solo sentito, ma profondamente compreso, in ogni ambiente e da ogni persona.