Il discorso, tratto da una trascrizione di un TEDx Talk caricato sul canale YouTube “TEDx Talks,” sostiene che la società sta attribuendo all’Intelligenza Artificiale (IA) capacità e intenzioni umane a causa del linguaggio che usiamo. L’oratore, pur riconoscendo la potenza del linguaggio, spiega come l’uso di termini come “intelligenza,” “ragionamento,” e “menzogna” per descrivere l’IA abbia inavvertitamente “hackerato” la nostra percezione, facendoci credere che le macchine pensino. Egli sottolinea che gli attuali modelli linguistici di grandi dimensioni si limitano a prevedere matematicamente la parola successiva in una sequenza, senza alcuna comprensione, verità o intento. L’obiettivo dell’oratore è quello di “disattivare l’hack” cambiando il nostro linguaggio, suggerendo di chiamare l’IA “tecnologia assistiva” e di scegliere termini che ci empowerizzino. Infine, invita a una conversazione collettiva su come vogliamo che la tecnologia plasmi il nostro futuro, ricordando che essa è una scelta deliberata.

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